Per perdere peso non serve nessuna dieta. Una dieta implica un inizio e una fine, un periodo di restrizione alimentare, per poi riprendere le abitudini precedenti, quando si raggiunge l’obiettivo desiderato, con l’effetto di creare la tendenza all’indebolimento della salute. Quello che serve per perdere peso, è uno stile alimentare che preveda la possibilità di mangiare abbondantemente. Questo stile non dovrebbe solo aiutare a perdere peso, ma rafforzare la salute. Il peso forma è quello che possiamo definire equilibrio. L’equilibrio nella dieta e nello stile di vita, porta benefici in ogni aspetto della salute, oltre a regolarizzare il peso.
Molti uomini hanno messo su pancia, molte donne hanno visto aumentare la cellulite, molti bambini, costretti all’immobilità, si sono lasciati andare a cattive abitudini alimentari, si sono arrotondati e hanno perso muscolatura.
Altri hanno, invece, cominciato a riflettere su se stessi, su come migliorare il loro benessere fisico, psicologico e spirituale. Hanno approfittato del tempo “sospeso” per migliorare la cura di sé, da tanti punti di vista.
Alcuni si sono incamminati sulla strada del cambiamento attraverso una ricerca personale, altri hanno deciso di affidarsi a un professionista: un dietologo o a un terapista alimentare.
Ma che differenza c’è tra un dietolgo o un nutrizionista e un terapista alimentare?
Un terapista alimentare basa il suo approccio più sull’aspetto energetico del cibo, che su quello chimico, quindi dà consigli sulla base della condizione generale della persona, della stagione, della fascia climatica in cui vive. Non consiglia un regime alimentare basato sulla restrizione delle quantità, non chiede di pesare i cibi, come se ci si trovasse in laboratorio. Dà delle indicazioni su cosa limitare e cosa implementare, a seconda dello squilibrio energetico della persona , dei disturbi e delle patologie che porta e, mentre la accompagna nel tornare al suo peso forma, l’aiuta a disintossicarsi e a trasformare problematiche, che magari si portava dietro da anni, senza pesare nulla, senza patire la fame, mangiando finché si è sazi.
Essere in sovrappeso non è una semplice questione estetica, è principalmente un problema di salute e benessere ed è per questo motivo che il programma dietetico, che viene proposto, indica strategie per eliminare il grasso accumulato sia in profondità, sia in superficie.
Un aspetto fondamentale è l'utilizzo di prodotti integrali, completi dal punto di vista nutrizionale e utili per influenzare favorevolmente il metabolismo.
Quindi consumare cereali integrali in chicco, legumi e verdure di stagione è da considerarsi la base dell'alimentazione, in quanto sono gli alimenti più equilibrati, che hanno sempre costituito un modello universale di regime dietetico, diffuso in tutto il mondo ed è il primo consiglio per un regime alimentare salutare, insieme alla limitazione dei prodotti animali (a parte il pesce a carne bianca) e da forno. Questo modo di alimentarsi garantisce l'apporto di tutte le sostanze nutritive, oltre alla giusta quantità di fibre e questo suggerimento dovrebbe bastare per fare tornare molte persone al peso forma.
Ci si dovranno dare almeno tre mesi di tempo, perché il metabolismo inizi a cambiare.
Dire che i cereali integrali (riso, farro, avena, miglio…) devono essere presenti in tutti i pasti, stupisce la maggioranza delle persone, in quanto i carboidrati hanno preso la cattiva fama di essere un cibo che fa ingrassare, per questo motivo in molte diete dimagranti si consiglia di evitarli, ma questa immagine negativa è dovuta all'uso di cereali raffinati, zuccheri semplici, che vengono digeriti ed assorbiti velocemente, mentre quelli integrali, zuccheri complessi, vengono assorbiti più lentamente.
Sono anche zuccheri semplici lo zucchero bianco e di canna, il fruttosio e il miele e anch'essi fanno ingrassare e si consiglia di sostituirli con il malto di cereali o la stevia. Anche la frutta molto dolce contribuisce all'aumento di peso.
L'olio di oliva contiene acidi grassi essenziali per la salute ed è consigliabile aggiungerlo ai cibi in piccole quantità e, per alcune problematiche, consumarlo solo cotto.
I prodotti da forno, realizzati con farina e olio (taralli, grissini, pizza) non sono indicati per chi deve dimagrire, anche il pane va ridotto e semmai cotto al vapore, per equilibrare l'effetto di contrazione che tende a produrre negli organi interni, a livello scheletrico e muscolare.
Anche la pasta è meglio consumarla in brodo, piuttosto che asciutta, per lo stesso motivo.
Le crocifere (broccoli, cavoli…) e le verdure tonde (zucca…) non sono particolarmente indicate per dimagrire, perché rallentano il metabolismo, quelle maggiormente consigliabili sono quelle lunghe e a crescita verticale, che conferiscono elasticità al corpo e le radici, che danno forza..
Anche il sale andrebbe moderato e usato solo in cottura, mentre i latticini andrebbero evitati.
Gli alimenti speziati e amari, così come quelli astringenti, sono essenziali per perdere peso.
Tre mesi sono il tempo necessario per sbloccare il sistema ormonale.
Stimolare la tiroide aiuta il metabolismo, è quindi consigliabile mangiare alghe e pesce di mare.
Anche i raggi del sole hanno effetto sui centri ormonali e favoriscono la perdita di peso.
È sconsigliabile ridurre la quantità di cibo: se non date carburante al motore esso rallenterà.
L'attività fisica migliora la circolazione e il metabolismo, portando il sangue in quelle zone dove il grasso è depositato e ristagna.
Pediluvio e bagni con acqua e sale, lo strofinamento del corpo con un asciugamano e acqua calda, sono pratiche utilissime per sciogliere i grassi e rilassare il corpo.
Il brodo di verdure dolci è un rimedio efficacissimo per togliere la voglia di dolce.
Il segreto è creare un nuovo modo di mangiare che non sia una dieta, ma una serie di principi da seguire sempre, che diventeranno stile di vita, parte del vostro essere e del vostro sentirvi bene.
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